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Arredare un sottotetto non sempre è una sfida semplice, poiché si tratta in genere di spazi anche di superficie estesa ma volumetricamente articolati, a volte privi di partizioni per un effetto open space che non ne attenui il fascino. Molte sono tuttavia attualmente le soluzioni che le aziende propongono, sia a catalogo sia soprattutto su misura, per risolvere ogni tipo di ambientazione e di esigenza abitativa. Qui di seguito qualche suggerimento utile per un buon risultato, insieme funzionale e scenografico.
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Zona giorno
Saper sfruttare i vincoli delle pendenze della copertura è la prima regola da seguire per un risultato interessante in ogni caso: inserire arredi di altezze differenti dà infatti la possibilità di ritmare lo spazio e di creare più isole funzionali in un medesimo ambiente, armonizzando l’insieme seguendo diverse prospettive visuali. Importante anche valutare l’apporto luminoso delle eventuali aperture raso falda, per decidere se optare per un total white minimalista, molto elegante, oppure osare un intervento cromatico più deciso.
Cucina
Forse la zona più semplice da risolvere, anche se si potrebbe pensare il contrario, è la cucina, che grazie alla modularità di basi e componenti ben si adatta alle differenti quote di una mansarda. In genere sempre meglio optare per uno sviluppo orizzontale privo di pensili, in modo da poter lavorare anche dove l’altezza è minore, ma nulla impedisce di aggiungere contenitori sospesi o colonne dove lo spazio è più agevole. Utili le penisole, che a centro stanza servono sia da ulteriore piano per la preparazione dei cibi sia da tavolo. Nessun problema per gli elettrodomestici, tutti facilmente posizionabili sottopiano (per casi estremi esistono frigoriferi di questo tipo, tradizionali o a cassetti), anche se può essere interessante, per spezzare l’orizzontalità, trovare un angolo alto dove posizionare un frigorifero freestanding che diventi protagonista. Molto importante poi lo studio dell’illuminazione, perché se quella naturale è carente, va incrementata la luce artificiale mediante applique a parete, lampade a braccio mobile o faretti orientabili.
Zona notte
Due le regole per organizzare una camera da letto mansardata: armadio contro la parete più alta o utilizzato come separé tra zona notte e zona giorno, letto dove le quote si riducono. Nulla vieta tuttavia, se la metratura lo consente, di mettere quest’ultimo a centro stanza, per lasciare spazio a contenitori bassi lungo la parete perimetrale di minor altezza. Particolarmente scenografico poi, se si dispone di una finestra raso falda, il posizionamento del letto in modo da riuscire a scorgere il cielo da distesi, per addormentarsi guardando la luna e le stelle. In entrambe le soluzioni è comunque sempre meglio scegliere un supporto con base molto bassa, in modo da sfruttare al massimo l’altezza ridotta dell’ambiente e nel contempo non spezzare visivamente l’armonia dell’insieme di un volume articolato. L’armadio invece, meglio se viene costruito su misura o con elementi di questo tipo accostati ad altri standard, per non perdere neanche un centimetro di capienza.