Pur avendo una chiara funzione tecnica, la porta è anche un elemento d’arredo e come tale deve essere coordinata con il resto della casa. Negli ultimi anni è prevalsa la tendenza a prediligere toni neutri e minimal e ad optare per modelli lineari, bianchi e privi di elementi sporgenti, come le cosiddette porte filomuro, in cui l’unico elemento a vista e sporgente è la maniglia. Questo tipo di porta, che fino a qualche anno fa si inseriva soprattutto in contesti di gusto minimale, quasi “freddo”, ora trova anche un’adeguata collocazione all’interno di appartamenti in stile neoromantico oppure provenzale.
Il ritorno a tonalità più calde e ad ambienti vissuti e meno asettici sta accompagnando una progressiva ricomparsa delle porte dallo stile più classico e dalle forme più definite. Le stesse filomuro stanno vivendo una nuova fase di evoluzione nella quale la porta ritorna ad esser protagonista e gli elementi esterni, cornici e stipiti, tornano ad essere presenti pur restando a filomuro. A differenza delle porte classiche, caratterizzate da cornici in evidenza e sporgenti, nella foto qui sotto gli elementi esterni alla porta appaiono invece integrati e complanari alla parete.
All’interno di una ristrutturazione le porte devono necessariamente essere in linea con l’arredamento e lo stile dell’abitazione. In alcuni casi, come per esempio in alcune case d’epoca, il recupero dei pannelli porta preesistenti può essere una scelta ottimale. Bisogna però fare attenzione e valutare le misure della porta da riadattare e le modalità. Fondamentale – nel caso si scelga un modello scorrevole a scomparsa – è lo spessore dell’anta, così da fare le opportune valutazioni in merito alla possibilità di posare un controtelaio nel muro.
Vero e proprio elemento d’arredo, la porta riflette talvolta nello stile quello tipico di una determinata zona geografica, come nel caso degli chalet di montagna, in cui l’arredamento o i soffitti oppure ancora le pareti in legno di pino diventano un tutt’uno con materiali e finiture degli infissi.
Anche all’interno di un contesto moderno, la porta bianca e liscia, senza alcuna caratteristica distintiva, potrebbe risultare un’opzione un po’ scontata. Il bianco sicuramente aiuta a coordinare e rendere l’insieme omogeneo e una porta pantografata può essere un buon compromesso, una soluzione non troppo moderna e nemmeno troppo classica.
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