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Se guardiamo solo ai numeri, non ci sono dubbi: la stufa sta prendendo sempre più piede rispetto al caminetto. Le stufe rappresentano infatti ben il 78% dei quasi 330.000 apparecchi a biomassa installati in Italia nel 2014, contro il 10% dei caminetti. Le stufe a pellet arrivano a coprire da sole il 68% delle vendite totali (dati Aiel). Questa netta preferenza non scoraggia però gli amanti del camino, che rappresentano uno zoccolo duro resistente nel tempo. Il trend delle vendite dei camini, infatti, è rimasto pressoché costante dal 2012, con una leggera flessione dei caminetti a legna a favore di quelli a pellet. Ma che cosa è meglio scegliere tra il caminetto e la stufa? Come al solito, il segreto sta nel chiarirsi bene le idee e capire di cosa si ha realmente bisogno. Ecco alcune domande che possono aiutare nella scelta.
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1. IL BUDGET A DISPOSIZIONE
Purtroppo è il primo fattore da tenere in considerazione. La stufa costa meno, e questo è uno dei principali motivi del grande successo di questi anni. Trattandosi di un oggetto freestanding, una stufa costa intorno ai 2.500/3.000 euro, installazione compresa, mentre un caminetto, tra posa e rivestimento, può costare decisamente di più.
2. BELLEZZA O VERO RISCALDAMENTO?
Avete intenzione di accendere il fuoco per gli amici una o due volte l’anno oppure state cercando una vera soluzione di riscaldamento? Anche questa è una delle domande importanti da porsi. Un focolare aperto, dove cucinare le castagne in autunno, è cosa ben diversa da un termocamino che riscalda tutta la casa o da una stufa di ultima generazione, in grado di sostituire in tutto o in parte la vostra caldaia a metano. Un pregiudizio da sfatare: non è vero che i caminetti scaldano meno rispetto ad una stufa. Sul mercato esistono dei termocamini con rendimenti energetici paragonabili – e in molti casi superiori – a quelli di una stufa.
3. IL FATTORE ESTETICO
Per quanto esistano ormai stufe dal design raffinato, che arredano anche gli ambienti più ricercati, la versatilità progettuale di un caminetto non ha paragoni. Grazie alla possibilità di creare un rivestimento su misura, il camino si può adeguare facilmente a qualsiasi arredo. Anche per quanto riguarda la visione della fiamma, il caminetto permette davvero di godere di tutto il piacere del fuoco. Anche se è chiuso da vetri, come nel caso dei termocamini, il fuoco è il vero protagonista.
4. I VINCOLI STRUTTURALI
Per funzionare correttamente e garantire un perfetto tiraggio, il camino ha bisogno di una canna fumaria importante, di almeno 4 metri di altezza complessivi, con un andamento il più possibile verticale e con una sezione di almeno 25-30 cm a seconda del prodotto. Se esistono limiti strutturali, come ad esempio soffitti bassi o vincoli nella sezione della canna fumaria, installare un caminetto può davvero non essere possibile. La stufa, specialmente quella a pellet, è sicuramente molto più versatile.
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