Di solito siamo portati a pensare alla stufa come a un sistema di riscaldamento d’appoggio, che dia un supporto alla caldaia tradizionale, magari nelle giornate più fredde. Esistono però dei modelli che possono costituire a tutti gli effetti dei mini impianti, perché riescono – da soli – a riscaldare l’intera casa. Si tratta delle stufe canalizzate e delle idrostufe, prodotti sempre più richiesti perché permettono effettivamente di sostituire in toto il vecchio impianto, ottenendo il massimo risparmio.
Stufe canalizzate: aria calda in tutta la casa
Le stufe “canalizzate” sono collegate a tubi a parete attraverso i quali l’aria calda viene trasportata in più stanze. Dei ventilatori in alcuni casi “spingono”, in altri casi “aspirano” il calore prodotto all’interno della stufa e lo fanno poi fuoriuscire da diffusori o bocchette di ventilazione. Nelle varie stanze in cui l’aria viene canalizzata, l’utente può controllare e programmare a piacimento sia la temperatura da raggiungere, sia il livello di ventilazione.
Stufe ad acqua o idrostufe: acqua calda per tutti i termosifoni
Le “idrostufe” producono l’acqua calda che serve ad alimentare l’impianto di riscaldamento (termosifoni o impianto a pavimento). I modelli più potenti, dai 20 kW in su, riescono a produrre anche acqua calda sanitaria per tutti gli usi di casa.
In abbinata alle stufe idro, a volte è consigliata l’installazione di un puffer o sistema di accumulo. È utile nel caso del solo riscaldamento, perché immagazzina l’acqua calda prodotta in eccesso dalla stufa e la rilascia nei termosifoni quando serve, con il risultato – economicissimo – di riscaldare casa anche a stufa spenta. Il puffer è molto consigliato anche nel caso della produzione di acqua calda sanitaria, perché permette di avere sempre a disposizione una grande quantità di acqua calda, istantaneamente e quando volete voi, anche a stufa spenta.