Stufa e caminetto: caratteristiche a confronto

Con i primi freddi cresce la voglia di un focolare per rendere ancora più accogliente la propria casa. Se vi sentite ancora persi nel dilemma tra stufa o caminetto, ecco qualche spunto utile per togliervi dall’impasse, sempre nell’ottica del risparmio e del comfort.

Redazione
A cura di “La Redazione”
Pubblicato il 13/10/2015Aggiornato il 13/10/2015
De Chirico di MCZ

La fiamma di un camino o di una stufa dona un calore che avvolge, asciuga, dà serenità… un calore multisensoriale, con cui si tende istintivamente a dialogare, che parla con il nostro inconscio. Lo si guarda per ore, lo si ascolta, gli si sta vicino. Nel silenzio della sera, è una compagnia rassicurante e riappacificante, quasi ipnotica.

Chi ha la fortuna di avere un camino o una stufa a casa è ben cosciente del potere speciale che infonde il fuoco.

Se guardiamo solo ai numeri, non ci sono dubbi: la stufa sta prendendo sempre più piede rispetto al caminetto. Le stufe rappresentano infatti ben il 78% dei quasi 330.000 apparecchi a biomassa installati in Italia nel 2014, contro il 10% dei caminetti. Le stufe a pellet arrivano a coprire da sole il 68% delle vendite totali (dati Aiel). Questa netta preferenza non scoraggia però gli amanti del camino, che rappresentano uno zoccolo duro resistente nel tempo. Il trend delle vendite dei camini, infatti, è rimasto pressoché costante dal 2012, con una leggera flessione dei caminetti a legna a favore di quelli a pellet. Ma che cosa è meglio scegliere tra il caminetto e la stufa? Come al solito, il segreto sta nel chiarirsi bene le idee e capire di cosa si ha realmente bisogno. Ecco alcune domande che possono aiutare nella scelta.

1. IL BUDGET A DISPOSIZIONE

Purtroppo è il primo fattore da tenere in considerazione. La stufa costa meno, e questo è uno dei principali motivi del grande successo di questi anni. Trattandosi di un oggetto freestanding, una stufa costa intorno ai 2.500/3.000 euro, installazione compresa, mentre un caminetto, tra posa e rivestimento, può costare decisamente di più.

1-Maggie

Maggie di MCZ è tra le più economiche tra le stufe a pellet canalizzabili. È in grado di riscaldare più stanze contemporaneamente e il suo prezzo di listino è 1.880 euro + IVA.

2. BELLEZZA O VERO RISCALDAMENTO?

Avete intenzione di accendere il fuoco per gli amici una o due volte l’anno oppure state cercando una vera soluzione di riscaldamento? Anche questa è una delle domande importanti da porsi. Un focolare aperto, dove cucinare le castagne in autunno, è cosa ben diversa da un termocamino che riscalda tutta la casa o da una stufa di ultima generazione, in grado di sostituire in tutto o in parte la vostra caldaia a metano. Un pregiudizio da sfatare: non è vero che i caminetti scaldano meno rispetto ad una stufa. Sul mercato esistono dei termocamini con rendimenti energetici paragonabili – e in molti casi superiori – a quelli di una stufa.

De Chirico di MCZ

Il termocamino Forma 115 di MCZ ha una potenza di 13,5 kW con rendimento dell’86,60%, numeri decisamente superiori a molte stufe. È canalizzabile con il sistema brevettato Comfort Air®. In foto, è proposto con rivestimento De Chirico in acciaio spazzolato effetto ruggine.

3. IL FATTORE ESTETICO

Per quanto esistano ormai stufe dal design raffinato, che arredano anche gli ambienti più ricercati, la versatilità progettuale di un caminetto non ha paragoni. Grazie alla possibilità di creare un rivestimento su misura, il camino si può adeguare facilmente a qualsiasi arredo. Anche per quanto riguarda la visione della fiamma, il caminetto permette davvero di godere di tutto il piacere del fuoco. Anche se è chiuso da vetri, come nel caso dei termocamini, il fuoco è il vero protagonista.

3-Vivo-90

Oltre a tutta la comodità del pellet e alla massima possibilità di personalizzazione, il camino a pellet Vivo 90 di MCZ offre una fiamma larga e piacevole, con un effetto scenico paragonabile a quello dei camini a legna.

4. I VINCOLI STRUTTURALI PER IL CAMINO

Per funzionare correttamente e garantire un perfetto tiraggio, il camino ha bisogno di una canna fumaria importante, di almeno 4 metri di altezza complessivi, con un andamento il più possibile verticale e con una sezione di almeno 25-30 cm a seconda del prodotto. Se esistono limiti strutturali, come ad esempio soffitti bassi o vincoli nella sezione della canna fumaria, installare un caminetto può davvero non essere possibile. La stufa, specialmente quella a pellet, è sicuramente molto più versatile.

4-Cute

La stufa Cute di MCZ ha un’uscita fumi superiore e questo, oltre alle dimensioni contenute, le consente di recuperare facilmente vecchi impianti fumari non più funzionanti. La canna fumaria, di appena 10 cm di diametro contro i 25-30 di un camino, si può infatti inserire facilmente all’interno del vano esistente.

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