Immerso tra gli ulivi della Liguria, abitato per decenni da contadini del posto, un vecchio rustico viene rinnovato, modificando solo il necessario e recuperando tutto il possibile, così da non snaturarne lo spirito. La sua nuova vita è quella di essere una confortevole e rilassante casa per le vacanze.
Prima di intervenire con una vera e propria ristrutturazione, la casa è stata molto studiata, per capire le sue caratteristiche e decidere che cosa cambiare e cosa mantenere, per realizzare opere strettamente necessarie ma allo stesso tempo ottenere il maggior comfort senza snaturarne lo spirito, la sua atmosfera semplice e naturale, che si ritrova anche nel giardino disseminato di ulivi e circondato da grandi agavi.
Così si sono capite le cose fondamentali: che le camere dovevano stare sopra, per sfruttare più comodamente gli esterni con la zona giorno al piano terra, ma soprattutto perché in questo modo nelle sere d’estate beneficiano maggiormente della piacevole brezza che le rinfresca. E si è compreso che ci voleva una grande vetrata da aprire al piano terra, davanti alla cucina, per mangiare dentro e fuori in assoluta continuità con l’ambiente esterno.
Poi, dopo aver messo a punto il progetto e ottenuto i permessi necessari, sono iniziati i lavori, tutti realizzati con artigiani esperti del luogo e seguiti in tutte le fasi, con pochi disegni, tanto tempo a disposizione, in pratica intere giornate passate in cantiere per controllare personalmente ogni dettaglio.
Il risultato è quello che si voleva raggiungere: a prima vista quasi nulla è cambiato, ma sono stati rifatti tutti gli impianti, il tetto e le facciate e si è scavato un vespaio per l’umidità. Sono poi state create nuove aperture verso l’esterno e si sono messi in relazione e resi comunicanti tutti gli ambienti interni con tanti passaggi.
Tutti i materiali utilizzati sono tipici della zona o di recupero: dopo una lunga “trattativa” con lo strutturista e l’impresa, sono state “salvate” tutte le vecchie travi di legno della soletta originale, così come sono rimaste intatte le pareti perimetrali costruite in pietra a secco. L’unica differenza è che tutto è stato dipinto di bianco, per alleggerire il risultato d’insieme.
Il piano terra, un tempo adibito a stalla, oggi ospita la cucina che si apre sul giardino con una grande vetrata, il living con il camino, una camera studio e una per gli ospiti: qui si è svolto l’intervento più importante, sottolineato dalla scelta di materiali appositamente grezzi e industriali.
I nuovi pavimenti sono in cemento lisciato a mano, materiale usato anche per realizzare i mobili della cucina, mentre le nuove porte e le finestre sono in ferro lasciato al naturale con saldature a vista.
Tutti i muri sono rasati a calce e lasciati così, senza imbiancatura: il risultato è un bianco mosso, con qualche riflesso grigio dato dall’intonaco, ma liscissimo al tatto.
Una stretta scala in ardesia nera, chiusa tra due muri, porta al piano superiore, dove si trovano le camere da letto e i bagni: qui sono stati mantenuti i vecchi pavimenti originali in marmette rosse e nere e in cotto.
Anche le porte, nonostante fossero piccole e a volte chiudessero male, sono state recuperate, perché ricche di fascino e con una loro storia da conservare.
Nelle prossime puntate vedremo alcune fasi di questa ristrutturazione, step by step.
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Progetto di interior design e foto: architetto Clara Bona