Promossa già da cinque anni dal Ministero per gli Affari Esteri e per la Cooperazione Internazionale Farnesina, in collaborazione con il Ministero della Cultura, la rassegna tematica annuale dell’Italian Design Day intende celebrare in tutto il mondo la qualità del progetto del nostro Paese.
Quest’anno il tema è “Progetto e materia, nuove sfide per la ripartenza sostenibile del made in Italy”, scelto per sottolineare la capacità propositiva del design italiano, e più in generale dell’intero sistema produttivo e creativo nazionale, di ipotizzare nuovi scenari di sviluppo. Con una forte focalizzazione sul miglioramento della vita sociale e sulla salvaguardia del pianeta.
Il programma prevede un ampio numero di appuntamenti di presentazione presso ambasciate, consolati, istituti italiani di cultura e uffici ICE all’estero, con testimonial delle diverse esperienze progettuali e creative italiane. Senza contare l’apporto della nuova piattaforma dedicata al Supersalone di Milano. “Un evento particolare”, secondo il curatore Stefano Boeri. “Tutti insieme, lavorando con le istituzioni e con il sistema delle aziende, abbiamo promosso una manifestazione che sarà aperta al pubblico fin dal primo giorno e avrà anche una dimensione commerciale, dove si potranno acquistare i prodotti del design, ma avrà anche una dimensione culturale: la storia delle sedie del Compasso d’Oro, la presenza di oltre 75 scuole di design internazionali e della nuova figura dei maker.”
Tra i primi paesi all’estero coinvolti dal programma Italian Design Day ci sono gli Stati Uniti, in cui l’esportazione italiana di arredamento e costruzioni vale circa tre milioni di dollari. Undici gli appuntamenti previsti in diverse città, con la partecipazione di designer, architetti, esperti di settore nostri connazionali. In apertura della manifestazione il webinar “Inimitable and iconic: italian design stories in the US” organizzato dall’ambasciata d’Italia a Washington in collaborazione con ADI – Associazione per il Disegno Industriale, che ha visto come testimoni Flavio Manzoni, chief design officer di Ferrari, V Valentina Sumini, space architect al MIT Media Lab.
“Il design è accreditato come una delle leve più potenti per lo sviluppo economico di una società”, spiega la vicepresidente ADI Antonella Andriani. “E il miglior design italiano si pone da sempre l’ulteriore obbiettivo di produrre ricchezza. Una ricchezza imperniata sulla forza delle relazioni(…) perché possa prosperare ancor più florida, forte delle solide radici culturali che condividiamo.”
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