Accoglienza e convivialità, relax e calore: sono le parole chiave dello stile Lema, che si contraddistingue per l’approccio leggero e nel contempo raffinato: colori, materiali e soprattutto abbinamenti e combinazioni differenti danno vita ad arredi curati, in cui l’eleganza delle forme sposa la ricercatezza delle finiture. Prima realtà italiana a proporre sistemi modulari su misura per la casa, Lema ha saputo rinnovare il proprio know-how ed evolvere di continuo fino a vantare oggi un catalogo completo che, oltre ai sistemi, include sedute, imbottiti, tavoli, madie, letti e complementi. Per arredare una casa che sia un luogo dove il design entra in punta di piedi, sposando una filosofia dello slow living, uno stile di vita lontano dal clamore e dalla pretenziosità; un vero rifugio, libero da costrizioni, che favorisca la tranquillità e la condivisione delle emozioni. Una precisa scelta di gusto, questa, che Lema persegue coniugando il sapere artigiano con le tecnologie industriali più all’avanguardia: riuscire a trasformare la manualità in processi altamente meccanizzati ha consentito di garantire un prodotto sempre unico, adattabile e su misura, ma con i pregi di una moderna produzione seriale, pur continuando a mantenere quella cura per il dettaglio che deriva solo dal lavoro dell’uomo.
Al Salone del Mobile 2016 Lema riconferma questo archetipo di casa, proponendo nuovi pezzi che vanno ad inserirsi perfettamente e ad arricchire il già ricco e variegato paesaggio stilistico della collezione. Ognuno di questi nuovi progetti è definito da un preciso tratto estetico, ma tutti fanno riferimento a una comune suggestione stilistica derivata da una originale e contemporanea rilettura degli stilemi tipici degli anni cinquanta e sessanta.
Tra le novità, Piero Lissoni firma il tavolo quadrato Luce, frutto di un attento lavoro di sottrazione: il sottile piano in Noce Canaletto e l’esile struttura in alluminio pressofuso bronzato esaltano infatti l’assoluta leggerezza del disegno, data da ingombri e spessori ridotti. Christophe Pillet firma invece Steward, elegante contenitore in legno con raffinati dettagli in HPL laccato e base in metallo verniciato che unisce il fascino di un pezzo di manifattura ad un approccio progettuale contemporaneo tipicamente industriale. Un essenziale cubo in legno termo trattato, dal vago sapore retrò, con ante a ribalta a celare ampi vani e cassetti scorrevoli al servizio della zona living. Stratificazioni di stili, con rimandi vintage, anche per il tavolo rotondo Graceland, sempre di Christophe Pillet, che gioca sulle forme pulite e razionali e si definisce nella struttura in metallo, dalla forte personalità, abbinata al piano proposto nell’elegante e materica finitura Argilla.
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