Il tavolo della zona pranzo è uno dei protagonisti della zona living, ambiente in cui diverse funzioni si intrecciano e si susseguono in modo fluido. Grazie alla posizione centrale, il tavolo catalizza su di sé l’attenzione, conferendo carattere all’ambiente ed esaltandone l’estetica. Al contempo materiali, finiture, forma e dimensioni devono assicurare massima funzionalità d’uso. Inoltre è fondamentale l’abbinamento con la sedia. Ecco tre “combinazioni” perfettamente riuscite, con tre diversi tavoli e sedie Lema, differenti per stile e carattere, ma accomunati dalla medesima attenzione per la qualità e i dettagli che contraddistingue tutta la produzione.
Shade (design Francesco Rota), tavolo dalla forte presenza scenica, si contraddistingue per le misure importanti e per il contrasto tra la leggerezza del sottile piano e la matericità della struttura a croce asimmetrica, ottenuta piegando nastri di metallo bronzato. Un contrappunto armonico – sottolineato anche da un raffinato gioco di luci e ombre (da cui deriva il nome) – che lo rende ideale protagonista di ambienti dall’eleganza essenziale e sobria. Connotata dallo stesso stile sofisticato, la seduta Bai Lu (design Neri & Hu) deriva la sua purezza formale dalla tradizione orientale: struttura portante a sezione tonda di frassino, laccato nero a poro aperto, che sostiene un sottile foglio di legno laccato curvato.
Con differente forza espressiva, il tavolo Thera (design Marelli e Molteni) si impone con gli spessori evidenti e le superfici calde e raffinate del rovere termotrattato, con venature a vista. Allungabile grazie a meccanismi tecnici nascosti nella parte inferiore del piano di appoggio, ha il profilo rientrante che ne alleggerisce lo spessore, slanciandone la linea, così come le gambe a sezione triangolare, disegnate per sottolineare le qualità naturali del legno, ne esaltano la leggerezza visiva. Il risultato è un’armonia geometrica adatta a una zona pranzo elegantemente accogliente, giocata su un’estetica dei materiali in cui la funzionalità non è mai in secondo piano. In perfetta sintonia, la poltroncina Hati (design Piero Lissoni), rilettura in chiave contemporanea delle linee e dei materiali della tradizione. Con o senza braccioli, ha schienale e seduta declinabili in diversi rivestimenti – tessuto, pelle, ecopelle o corda – oltre che nella versione più essenziale, interamente di legno di frassino, tinto Carbone o Tabacco.
Di segno più contemporaneo, il tavolo 3Pod (design Francesco Rota), disponibile in versione tonda (regolare o irregolare) e rettangolare, con dettagli e finiture che ne ampliano il ventaglio estetico. I materiali più “industriali” – metallo verniciato della base, vetro trasparente extrachiaro o laccato opaco in 41 colori per i piani – lo rendono adatto a zone pranzo più informali, in cui convivialità e praticità (anche di ingombro) non precludano eleganza e armonia dell’insieme. Perfetto l’abbinamento con la sedia Toa (design Officinadesign Lema), leggera nelle linee e contemporanea nei materiali: un’esile struttura in metallo, con gambe a sezione quadrata variabile, e una scocca in materiale plastico avanzato, disponibile bianca, nera o laccata nei colori della cartella Lemacolortrend.
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