Prenotare visite sanitarie, effettuare iscrizioni scolastiche, richiedere servizi anagrafici, accedere al 730 precompilato o ancora verificare la propria situazione contributiva sono solo alcuni dei tanti servizi che oggi il cittadino può richiedere direttamente on line, ognuno dei quali però necessita di diverse credenziali d’accesso che il più delle volte si dimentica o si scrive su un post-it che poi si perde. Ed è proprio per risolvere questa problematica che nasce Spid, acronimo di Sistema Pubblico di Identità Digitale, la soluzione per accedere a tutti i servizi on line con un’unica identità digitale. Qualsiasi servizio per il cittadino che richiede un’autenticazione sarà accessibile on line da pc, smartphone e tablet con la stessa username e password.
Come funziona Spid? È necessario rivolgersi ad uno dei Gestori di Identità digitale, accreditati dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Attualmente sono tre i gestori di identità accreditati, Poste ID, InfoCertId e TIMid e ogni utente può liberamente scegliere quello che preferisce. Dopo aver verificato l’identità del richiedente, gli verranno fornite le credenziali da usare per ogni accesso. Il sistema assicura la piena tutela della privacy e dei dati sensibili dell’utente. L’identità digitale Spid quindi è la chiave di accesso a tutti i servizi della Pubblica amministrazione, Stato e Comuni, con un’unica username e password.
Il sistema ancora non è completo ma si prevede l’obbligo per tutte le amministrazioni di consentire l’accesso ai propri servizi tramite SPID entro il 2017. I servizi attualmente accessibili tramite Spid sono tutti quelli online di Inps e parte di quelli offerti dalla Regione Toscana. Entro il mese di giugno 2016 almeno altre 12 amministrazioni consentiranno l’accesso ai servizi tramite SPID e sono l’Agenzia delle Entrate, Inail, Equitalia, il Comune di Firenze, il Comune di Lecce, quello di Venezia, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Umbria, Regione Piemonte e Regione Lazio.